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Mi sono subito accorto di te, ti facevi notare; ma è più probabile che mi hai chiamato senza dire niente, in un modo misterioso: una breve frase in inglese la tua, una risposta cortese ed immediata la mia. E per tutta quella breve serata non ho fatto altro che osservarti: c'eri solo te, mai e poi mai successo prima.

Un paio di giorni e ci siamo incontrati di nuovo allo stesso posto: breve saluto il mio (io saluto tutti) e breve risposta la tua, ed ancora questo mio ossessivo osservarti: non stavi facendo nulla di che, ballavi, ma sempre a te tornavo, non potevo non farlo.
Siamo passati a frasi più lunghe, poi discorsetti generici, ad una battuta ed uno scherzo, ad una passeggiata virtuale.

In realtà non ti ho chiesto di sposarmi e neppure te lo hai fatto: non ce n'è stato bisogno, è solo che non potevamo non farlo, è stata una necessità irrinunciabile, senza pensarci e portati da una spinta incomprensibile a fare questa strana cosa che è un matrimonio in SL: è stato ovvio come respirare.

Ebbene sì .... è la volta buona

Tutto è pronto: la chiesa, il prete, i fiori, i testimoni, i migliori invitati che si possano desiderare di SL ..... e poi ..... la mia dolce Ardesia.

Diventare complici, confidarsi le cose delle nostre vite lontane e così vicine, le preoccupazioni e le cose divertenti, fare progetti ed immaginarsi mani nelle mani, costruire ed aver paura di non sentirsi ogni giorno che ci è stato dato, chiudere assieme e augurarci la buonanotte.

E restare abbracciati.

E prenderci per mano per andare su questa strada davanti a noi.

E voler piangere assieme .... ma non poterlo più fare!!!

Tanti auguri a te che mi hai capito come nessuna altra nella mia vita .... e non perdere mai i tuoi sogni!

Il passato è ritornato ed ha vinto anche stavolta!!!!

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ps.: La vita è sul serio strana: sei andata via proprio lo stesso giorno che è andata via mia zia .... 4 anni fa!!!